FAQ 2023-04-05T09:51:53+00:00

FAQ

1) LE DIFFERENTI FIGURE PROFESSIONALI

2) LA PSICOTERAPIA

3) L’ANALISI TRANSAZIONALE

 

1) LE DIFFERENTI FIGURE PROFESSIONALI

Chi è e che cosa fa lo Psicologo

Lo Psicologo è laureato in Psicologia, un percorso di studi di cinque anni. Dopo la laurea ha svolto un tirocinio presso strutture pubbliche o accreditate, ha superato l’Esame di Stato e si è iscritto all’Ordine degli Psicologi che prevede il rispetto del Codice Deontologico di categoria. Lo Psicologo è abilitato a sostenere colloqui di sostegno o di orientamento, svolgere attività di formazione e somministrare test psicologici.

Chi è e cosa fa lo Psichiatra

Lo Psichiatra è laureato in Medicina, un percorso di studi di sei anni e ha conseguito una specializzazione post-universitaria in Psichiatria della durata di quattro anni; avendo una formazione medica, può considerare le problematiche psichiche nelle loro determinanti biochimiche, può prescrivere farmaci, fare diagnosi ed effettuare trattamenti terapeutici.

Chi è e cosa fa lo Psicoterapeuta

Lo Psicoterapeuta può essere uno Psicologo o un Medico che ha seguito un Corso post-universitario di Specializzazione in Psicoterapia della durata di almeno quattro anni. Le scuole afferiscono a diversi modelli teorici: Cognitivo-Comportamentale, Psicoanalitico, Sistemico-Relazionale e Psicodinamico. La scuola Analitico Transazionale – in cui mi sono specializzato io segue l’indirizzo Psicodinamico. Tutte le scuole prevedono quattro anni di tirocinio, una tesi e un esame finale per l’iscrizione all’Albo Professionale degli Psicoterapeuti. Alcune scuole richiedono anche lo svolgimento di un’analisi personale.

Chi è e cosa fa lo Psicanalista

Lo Psicanalista, Psicologo o Medico, ha concluso una Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica, fondata sulla teoria psicodinamica di Sigmund Freud e successivi sviluppi; inoltre ha terminato un percorso analitico personale con uno psicanalista.

Chi è e cosa fa il Counselor

Il Counselor ha seguito un percorso formativo di tre anni. Non è necessario un corso di studi universitario e non esiste un Albo professionale con il relativo codice etico. E’ un facilitatore delle dinamiche inter e intra personali, ma – a differenza delle precedenti figure – non svolge una professione sanitaria e non si occupa di situazioni o contesti clinici.

2) LA PSICOTERAPIA

 

Come funziona la psicoterapia

La psicoterapia è una pratica di cura psicologica basata sull’interazione terapeutica tra due o più persone, sulla comprensione empatica da parte del terapeuta della sofferenza del paziente e sull’attivazione di specifici meccanismi psicologici in funzione di un cambiamento possibile. Lo psicoterapeuta ha l’obiettivo di aiutare il paziente a mobilitare le proprie risorse interiori o a svilupparne altre per superare il disagio o accettare ciò che non si può cambiare. Alexander Lowen diceva che “tutti i pazienti hanno un bisogno disperato di qualcuno che li capisca. Da bambini non furono capiti dai genitori, non venivano considerati individui con dei sentimenti, non venivano rispettati in quanto esseri umani.”

La psicoterapia insegna ad ascoltarsi meglio, a capire le proprie emozioni e sofferenze e a gestirle in modo più funzionale alla salute, alla crescita e al benessere. Nella relazione psicoterapeutica ognuno fornisce il proprio contributo: il paziente con la propria storia e l’impegno costante nel tempo, lo psicoterapeuta con l’ascolto e le proprie specifiche competenze.

 

Perché iniziare un percorso di Psicoterapia

E’ consigliabile iniziare la psicoterapia quando si percepisce uno stato di malessere continuo che influisce negativamente sulla propria vita: sui rapporti inter e intra personali e sulla realizzazione di se stessi; nell’espressione della propria sessualità e affettività; nello svolgimento della propria attività lavorativa.

La psicoterapia può essere utile se ci si sente sopraffatti dai propri stati emotivi, faticando a dare un significato alle proprie emozioni e reagendo in modo disfunzionale e impulsivo.

Quanto dura una Psicoterapia

Dipende dal tipo di problematica e dalla sua gravità, dalla profondità di comprensione cui si vuole giungere e dall’impegno che vi si applica. Patologie psichiche più invalidanti richiedono periodi di cura più lunghi.

Nei primi colloqui verranno discussi questi e altri fattori, considerando la personalità del paziente e le sue esigenze pratiche, per delineare il percorso a lui più indicato .

 

Quanto costa una Psicoterapia

I costi sono variabili e stabiliti durante il primo incontro conoscitivo gratuito.

Le spese sostenute per le sedute – documentate da fattura – possono essere detratte al momento della dichiarazione dei redditi come “spese mediche e sanitarie”. La maggior parte delle assicurazioni sanitarie private prevede il rimborso dei colloqui di psicoterapia, ma non quelli psicologici.

La privacy del paziente verrà tutelata in ottemperanza alle normative vigenti, ai sensi del regolamento UE 2016/679 e sue successive modifiche.

Pregiudizi sulla Psicologia e la Psicoterapia

Esistono molti stereotipi e pregiudizi nei confronti della psicologia e dell’attività dello psicoterapeuta – forse anche per la confusione con “stravaganti figure alternative” che si improvvisano e auto-dichiarano “terapeuti” senza alcuna preparazione accademica, scientifica, clinica e professionale. E’ quindi sempre opportuno verificare l’abilitazione del curante cui ci si rivolge.

Forse la mancanza di una cultura psicologica in Italia causa timori e incertezze nei confronti di questa professione. Rivolgersi a un professionista non è segno di debolezza; al contrario indica capacità e volontà di trovare alternative efficaci per prendersi cura di sé.

Per quanto riguarda lo scetticismo su come sia possibile curare solo attraverso le parole, negli ultimi 15/20 anni le evidenze scientifiche ottenute attraverso la neuro-imaging hanno confermato la modifica di circuiti neuronali dopo periodi di psicoterapia. Questo significa che un percorso psicoterapeutico modifica la capacità di soluzione delle problematiche psicologiche.

Lo psicologo psicoterapeuta non promette soluzioni magiche ai problemi psicologici e non ha tutte le risposte, ma dà la massima disponibilità, vicinanza e competenza per aiutare il proprio paziente in difficoltà a usare tutte le risorse personali che ha già in sè.

 

3) L’ANALISI TRANSAZIONALE

L’Analisi Transazionale è una psicoterapia a indirizzo psicodinamico che pone il proprio focus sulle transazioni, cioè gli scambi comunicativi, verbali e non verbali, tra gli esseri umani.

Eric Berne (1910-1970), medico psicanalista psicoterapeuta, ha schematizzato il funzionamento della psiche umana suddividendo l’IO in tre istanze: Genitore, Adulto, Bambino.

Stati dell’Io

G – Genitore: comportamenti, pensieri, emozioni copiate dai genitori

A – Adulto: comportamenti, pensieri, emozioni in risposta diretta qui e ora

B – Bambino: comportamenti, pensieri, emozioni riproposti dall’infanzia

 

Quando emetto giudizi di valore: sono nel Genitore

Quando penso: sono nell’Adulto

Quando provo emozioni: sono nel Bambino

“Praticare la psicoterapia non significa fare qualcosa al soggetto,
né convincerlo a fare qualcosa per sé;
si tratta invece di liberarlo,
perché possa crescere e svilupparsi in modo normale,
e rimuovere ostacoli in modo da andare avanti.”
Carl Rogers

“Compito dello psicoterapeuta è quello di assistere la persona nella ricerca del suo vero sé
e poi di aiutarla a trovare il coraggio di essere quel sé.”
Rollo May

“La psicoterapia consiste semplicemente nella liberazione di capacità già presenti allo stato latente. In altri termini, implica che il cliente possegga, potenzialmente, la competenza necessaria alla soluzione dei suoi problemi.”
Carl Rogers

“Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato,
né cancellare i danni che ci furono inflitti nell’infanzia.
Possiamo però cambiare noi stessi, ”riparare i guasti”, riacquisire la nostra integrità perduta. Possiamo far questo nel momento in cui decidiamo di osservare più da vicino le conoscenze che riguardano gli eventi passati e che sono memorizzate nel nostro corpo,
per accostarle alla nostra coscienza.
Si tratta indubbiamente di una strada impervia, ma è l’unica che ci dia la possibilità di abbandonare infine la prigione invisibile – e tuttavia così crudele – dell’infanzia
e di trasformarci, da vittime inconsapevoli del passato, in individui responsabili
che conoscono la propria storia e che hanno imparato a convivere con essa….”
Alice Miller